Il RABOSO è un vino di antichissima origine, prodotto da uno dei rari vitigni presenti nel Nord-Est d'Italia prima dell'avvento di Roma. Lo conferma Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, affermando che in quest'area si produceva allora il Picina omnium nigerrima, un vino il cui colore è più nero della pece.
Anche nel 1697 Jacopo Agostinetti ne decantava la particolarità del gusto da marasca, esaltandone il consumo fresco in estate come "raro vino da gustarsi quando fa caldo".
Furono trovate bottiglie di Raboso Piave verso il 1885 in alcune cantine inglesi.
Non a caso in epoche remote il Raboso Piave era considerato un vino "da viaggio", ovvero un vino che per le proprie caratteristiche di robustezza poteva affrontare lunghi spostamenti anche intercontinentali.
Il nome RABOSO si pensa possa derivare dal dialetto locale "rabioso", che ne identifica le caratteristiche di astringenza e robustezza, tipiche di questo vino marcatamente austero.
Il grappolo è abbastanza grande, di forma cilindrica, compatto, con peduncolo robusto e legnoso. L'acino ha forma sferoidale, con buccia nero-bluastra. La polpa è leggermente carnosa, dolce-acidula-astringente.
Una vinificazione ottimale richiede una vendemmia tardiva, meglio se con una doppia maturazione in campo e una lunga macerazione sulle bucce, per ottenere un vino tipicamente di corpo, aspro, tannico, e molto adatto all'invecchiamento. Affinato in botti di legno acquista col tempo un bel colore rosso rubino carico, con riflessi granati e un bouquet ampio che ricorda le viole di campo e la marasca. Ha sapore secco, sapido, lievemente acidulo ma appagante.
La Ca' Franco si presenta al consumatore con tre tipologie di vinificazione dell'uva Raboso Piave. La prima s'identifica con il RABOSO ROSATO VIGNAIA, dal gusto fresco e fruttato, leggermente acidulo, e dal colore tipicamente cerasuolo. La vinificazione soffice e scrupolosamente curata permette di ottenere un vino adatto ad essere consumato fresco per aperitivi ed antipasti o pietanze a base di pesce. Giovanile, delicatamente ruffiano ed accattivante: un vino piacevole per tutti i palati.
Passo successivo è dato dal RABOSO FRIZZANTE, vinificato in rosso con un residuo di amabilità evidente al palato, e con quella vivacità intrigante che lo rende felice compagno di molti piatti di carne o pesce fritto e non può mancare servito freddo nelle calure estive per accompagnare le conversazioni tra amici e gli spuntini di metà giornata. Chi lo ha gustato non lo dimentica per la sua particolare freschezza e il suo gusto di frutta rossa di sottobosco, violette selvatiche e marasca.
Ca' Franco propone infine il RABOSO ROSSO DEL BOCIA, un po' più austero con la versione affinata in barrique. Questa linea di produzione si rifà alla tramandata tradizione di vinificazione di quello che è il RABOSO "selvaggio", tipicamente acidulo, astringente e tannico. Il RABOSO PIAVE insomma, in tutta la sua tipicità. Non viene prodotto ogni anno ma solo in annate particolarmente vocate alla sovramaturazione di questa uva.
La vendemmia molto tardiva dopo che l'uva è stata lasciata ad appassire in campo, solo nelle annate che lo permettono, precede la lunga sosta del mosto sulla vinaccia. In questo periodo di continui rimontaggi il vino acquisisce colore, corpo e struttura, per passare poi nelle barrique di rovere francese per un lungo periodo di riposo.
Il nome che abbiamo voluto dare a questo vino moderno ma con profumi di tempi passati, è proprio Rosso del Bocia, per ricordare "emozioni lontane nel tempo", come cita il premio per l'etichetta ricevuto nel 2012. Nella tradizione locale "bocia" significa giovane, un po' spavaldo, proprio come questo vino la cui acidità lo tiene giovane ed austero anche dopo molti anni.
Da proporsi con carni rosse alla griglia o al forno e con formaggi o salumi stagionati.
A completare "la vite produttiva del Raboso", c'è il nuovo nato: il liquore di Raboso.
L'Elisir di Raboso Razza Piave® (marchio registrato dal 2009), è il liquore originale elaborato dalla Ca' Franco seguendo la tradizionale antica ricetta locale, e più comunemente conosciuto col nome di "sangue del Piave".
Questo nome deriva probabilmente dal fatto che il colore rosso intenso e la densità del liquore rievocano forse il valore del sangue versato durante le guerra nelle zone del Piave. O forse il connubio tra il vino Raboso autoctono vitigno del Piave e la sapiente conoscenza del territorio e delle sue tradizioni da parte delle persone che vi abitano e vi hanno abitato in epoche lontane si concentra nel significato del Piave, che come il sangue per chi ci vive, dà vita, dona gioia, tempra e fortifica l'uomo.
Nell'Elisir di Raboso, la base di vino Raboso viene arricchita di spezie naturali e grappa di vinaccia di uve Raboso, sapientemente unite tra loro per ottenere questo Elisir dai profumi fruttati ed al tempo stesso piccanti in un elegante equilibrio di caleidoscopiche sensazioni.
Il liquore è un ottimo fine pasto, come digestivo o per accompagnare amichevoli conversazioni.
Può essere anche servito freddo con la cioccolata fondente o speziata, gustato col tiramisù, originale dolce locale, oppure con la sacher, o meglio ancora per "annaffiare" gelati o torte base.
Indubbiamente il liquore Razza Piave racchiude in sé la storia di un mondo che rivive nella piacevolezza di chi lo beve e lo apprezza.
Nota: si intende col termine positivo di razza l'insieme di persone accomunate dalla stessa cultura del Piave, dalle stesse tradizioni, dal cordiale carattere e soprattutto mai stanche di lavorare e di donarsi al prossimo